sabato 18 aprile 2009

Tette e cubature

La satira, storicamente e culturalmente, risponde ad un'esigenza dello spirito umano: l'oscillazione fra sacro e profano La satira si occupa da sempre di temi rilevanti, principalmente la politica, la religione, il sesso e la morte, e su questi propone punti di vista alternativi, e attraverso la risata veicola delle piccole verità, semina dubbi, smaschera ipocrisie, attacca i pregiudizi e mette in discussione le convinzioni.
Da Wikipedia


Cosa vuol dire questa vignetta di Vauro? Se lo sarà chiesto l'arcivescovo dell'Aquila, troppo impegnato per guardare Anno Zero ma non abbastanza per minacciarne i responsabili col monito della scomunica? No, non credo... Se lo sarà chiesto l'emerito premier, che ha per l'ennesima volta lanciato l'allarme di un uso criminoso del servizio televisivo pubblico... No, nemmeno lui... Anzi, sembra proprio che auspichi un Italia in cui l'unica cosa che rimanga a far ridere sia lui stesso...
Questa vignetta però non è che faccia tanto ridere... No, per niente... Anzi fa pensare... Fa pensare agli italiani col cervello che mentre il nostro governo voleva far passare un decreto edilizio che permetteva a chi se la fosse sentita di costruire pezzi di casa o case nuove rottamando le vecchie, con tempi burocratici ristretti e controlli di sicurezza alleggeriti, in Abruzzo la terra tremava e per colpa di alcuni maledetti speculatori 300 persone sono morte perche le loro case erano costruite con la sabbia di mare. Si può non condividere il modo con cui Vauro ha espresso questi pensieri, ma non si può così giustificare la sua espulsione. La satira non è lo sfottò, il bagaglino, le vacanze di natale di de sica... La satira non vuole essere goliardia e far semplicemente ridere mettendo in ridicolo le persone. La satira è anche un punto di vista, un idea, un pensiero che cerca di spingere gli altri a pensare. Sempre che in Italia ci sia rimasto qualcuno ancora in grado di farlo...
Meglio cambiare canale và, guardiamoci un pò di grande fretello... Guarda, la tettona cretina si è infilata un paio di mutandine tra le puppe e le squote davanti a quel tamarro pervertito! Ahahah... Che ridere... Altro che cubature e cimiteri!
E' questa la libertà d'espressione!

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