venerdì 9 maggio 2008

Una legge empirica

Oggi voglio parlare di una delle più grandi ingiustizie che siano mai avvenute nel campo della scienza. Fin da piccoli ci vengono insegnate molte cose, ma la prima vera legge scientifica che spesso ci sconvolge e che diventa argomento di discussioni feroci da parte dei bambini non ha mai avuto SPAZIO IN LIBRI DI TESTO, RICONOSCIMENTI e non ne viene nemmeno menzionato L'AUTORE!
So che avete capito, stò parlando della rivoluzionaria...


LEGGE DELLA "ELLE"

Proverò dunque a esporre tale principio: la legge della L, o "della L" o "dell'inversa proporzionalità di quota fallocorporale" viene per la prima volta proposta nel 1832 da tale Frank J. Ciuccioli, scienziato Nordamericano alto 1 metro e 20 il quale la usava spesso come scusa per rimorchiare ragazze.


(immagine gentilmente fornita dal Prof.Locchi)

Le voci messe in giro da Ciuccioli andarono presto perse nell'oblio (come è giusto che sia), finchè nel secolo sco
rso lo scienziato russo Pavlov non notò delle strane coincidenze: facendo suonare la musica dell'apprendista stregone al quartetto d'archi di Vienna, essa induceva una poderosa erezione nei suoi cani da laboratorio. In questa occasione, vide che mentre l'Alano non raggiungeva i 3cm, il bassotto sembrava un Rocco Siffredi in versione canina.

Da quel momento il problema della le
gge della L circolò in tutti i salotti della comunità scientifica e nelle docce di tutti i centri sportivi. Piaget scrisse sul suo capolavoro di psicologia "Metodi di manutenzione dello spinterogeno su macchine d'epoca": "La legge della L ha valenza scientifica solo nei canidi ma non negli equini, dato che il cavallo è alto e ha anche una fava così."

Ancora oggi il dibattito è acceso e spesso delirante, sia i favorevoli e i contrari hanno molto a cuore la loro virilit
à. Ecco un immagine dell'ultimo confronto sul tema andato in onda su canale 5:

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