mercoledì 29 luglio 2009

MENO MALE CHE SILVIO C’E’

PDL ME

C’è un grande sogno C'è un gran bisogno
Che vive in noi Che vive in noi
Siamo la gente della libertà,
Che siamo amanti della figa

Presidente siamo con te
Menomale che Silvio c’è

Siamo la gente Siamo la gente
Che ama e che crede
Che ama e che vuole
Che vuol trasformare
Solo una escort
Il sogno in realtà
Che te la dà

Presidente siamo con te
Menomale che Silvio c’è

Siamo la gente Siamo la gente
Che mai non si arrende
Che mai non si arrende
Che tende la mano
Che lo mette in mano
Che forza si dà
O dove gli và!

Presidente siamo con te
Menomale che Silvio c’è

Viva l’Italia
Viva l’Italia
L’Italia che ha scelto
Quella che nel letto
Di credere ancora
Di Putin la notte
In questo sogno
Passa senza sonno

Presidente siamo con te
Menomale che Silvio c’è

Canto così Canto così
Con quella forza
Con quella forza
Che ha solamente
Che ha solamente
Chi è puro di mente
Un malato di mente

Presidente siamo con te
Menomale che Silvio c’è

Viva l’Italia Viva l’Italia
L’Italia che ha scelto Che porge il suo retto
Di credere ancora in questo sogno
Al suo signore quando ne ha bisogno

Presidente siamo con te
Menomale che Silvio c’è

sabato 18 luglio 2009

Una canzone stupenda...

Venite pure avanti, voi con il naso corto,
signori imbellettati, io più non vi sopporto,
infilerò la penna ben dentro al vostro orgoglio
perchè con questa spada vi uccido quando voglio.

Venite pure avanti poeti sgangherati, inutili cantanti di giorni sciagurati,
buffoni che campate di versi senza forza
avrete soldi e gloria, ma non avete scorza;
godetevi il successo, godete finchè dura,
che il pubblico è ammaestrato e non vi fa paura
e andate chissà dove per non pagar le tasse
col ghigno e l' ignoranza dei primi della classe.
Io sono solo un povero cadetto di Guascogna,
però non la sopporto la gente che non sogna.
Gli orpelli? L'arrivismo? All' amo non abbocco
e al fin della licenza io non perdono e tocco,
io non perdono, non perdono e tocco!

Facciamola finita, venite tutti avanti nuovi protagonisti, politici rampanti,
venite portaborse, ruffiani e mezze calze,
feroci conduttori di trasmissioni false
che avete spesso fatto del qualunquismo un arte,
coraggio liberisti, buttate giù le carte
tanto ci sarà sempre chi pagherà le spese
in questo benedetto, assurdo bel paese.
Non me ne frega niente se anch' io sono sbagliato,
spiacere è il mio piacere, io amo essere odiato;
coi furbi e i prepotenti da sempre mi balocco
e al fin della licenza io non perdono e tocco,
io non perdono, non perdono e tocco!

Ma quando sono solo con questo naso al piede
che almeno di mezz' ora da sempre mi precede
si spegne la mia rabbia e ricordo con dolore
che a me è quasi proibito il sogno di un amore;
non so quante ne ho amate, non so quante ne ho avute,
per colpa o per destino le donne le ho perdute
e quando sento il peso d' essere sempre solo
mi chiudo in casa e scrivo e scrivendo mi consolo,
ma dentro di me sento che il grande amore esiste,
amo senza peccato, amo, ma sono triste
perchè Rossana è bella, siamo così diversi,
a parlarle non riesco: le parlerò coi versi, le parlerò coi versi...

Venite gente vuota, facciamola finita,
voi preti che vendete a tutti un' altra vita;
se c'è, come voi dite, un Dio nell' infinito,
guardatevi nel cuore, l' avete già tradito
e voi materialisti, col vostro chiodo fisso,
che Dio è morto e l' uomo è solo in questo abisso,
le verità cercate per terra, da maiali,
tenetevi le ghiande, lasciatemi le ali;
tornate a casa nani, levatevi davanti,
per la mia rabbia enorme mi servono giganti.
Ai dogmi e ai pregiudizi da sempre non abbocco
e al fin della licenza io non perdono e tocco,
io non perdono, non perdono e tocco!

Io tocco i miei nemici col naso e con la spada,
ma in questa vita oggi non trovo più la strada.
Non voglio rassegnarmi ad essere cattivo,
tu sola puoi salvarmi, tu sola e te lo scrivo:
dev' esserci, lo sento, in terra o in cielo un posto
dove non soffriremo e tutto sarà giusto.
Non ridere, ti prego, di queste mie parole,
io sono solo un' ombra e tu, Rossana, il sole,
ma tu, lo so, non ridi, dolcissima signora
ed io non mi nascondo sotto la tua dimora
perchè oramai lo sento, non ho sofferto invano,
se mi ami come sono, per sempre tuo, per sempre tuo, per sempre tuo...
Cirano

Aaah la giofentù!

Aaah la giofentù!

SPETTACOLO IN ATTO UNICO
SCENA: Chalet in val d'Aosta, esterno, giorno.
PERSONAGGI: Benedetto XVI, padre Georgh, contadina del posto.

B XVI: Aah ke pace ezzere in piccolo fillaggio montano... Rikordo di qvando ero pikkolo e giocafo a rinkorrere le pekoren inzieme ai miei fratellen...
G: Devono essere stati dei bei momenti, non è vero sua santità?
B XVI: Ya ya... qvando non c'erano ragazzen erano anche l'ultima alternatifa alla maturbazionen...
G: Ma... Sua santità? Ma come...
B XVI: Non fare il pampino, Georghino... Non mi vorrai mika diren che in giofentù tu non ha mai kambiato l'acqua al tucanen?
G: Sua santità, questi discorsi a dire il vero... beh... mi imbarazzano non poco...
B XVI: Ora siamo lontani da vatikanen e da altri kardinali bakkettoni, mi puoi dire tutto amico mio... Io in giofentù ero un fero mandrillen! Qvando c'erano ragazzen, gli ormoni esplodefano e non si potefa dire no. Le pekoren erano l'ultima spiaggia, anke se io devo diren che le ho usate moooolto poko. Avevo un fascinen che altri miei fratelli potefano solo sognare.
G: Immagino che sia stato per gli eccessi giovanili che l'hanno portata a riflettere sul senso della sua vita che alla fine la vocazione è giunta...
BXI: Non dire kazzaten.
G: Ma?
BXI: Io me la godefo alla grande, georgh... Ero un fero schianto, soprattutto con la difisa della giofentù hitleriana. Afefo fike che spuntavano dappertutto, e in più avevo una tecnica di approccio infallibilen. Poi un giorno durante una gita scolastica ad Auschwitz inalai un gas sperimentalen che per fortuna ebbe come solo ed unico effetto quello di pietrifikarmi il prepuzien. Non potevo più copularen, così intrapresi la via di Dio.
G: Non ci voglio credere...
BXVI: Eh si, invece... Se solo fossi stato più fortunaten, Rocco Siffredi mi afrebbe fatto una sega. Eeeh anche quelle purtroppo dopo inalazione, nein! Niente più mungitura... OH! Georghino gvarda! Una prosperosen contadinellen del luogo! Fisto che sei il mio più stretten collaboratore, ti rivelerò la mia tecnica di approccien segretissima... Devi afficinarti con sgvardo langiodo e sussurrarle nell'orecchio: "#!%&£$>°*@"
G: Ma santo padre, le sembra il caso?!
BXVI: Certo certo! Korri feloce e non fartela skapparen!

(Tira un calcio nel sedere a Georgh che rotola verso la contadina. Il parroco si avvicina con non poco imbarazzo, sussurra le parole misteriose alla ragazza che subito gli si avvinghia addosso. I due scappano dietro un cespuglio e le urla del loro amplesso giungono fino allo chalet)

BXVI: Aaah la giofentù... Divertiti Georgh finchè puoi! Certo però che con qvesto romore non posso ne mettermi a scrifere testi sakri ne chattare su Facebook sotto mentite spoglie... Sai cosa? Forse dopo tanti anni l'effetto del gas può essere passaten... Non avrò più la forza di un tempo, ma profare non costa nienten... Una "suonatina" al mio strumento preferiten la potrei anche dare! Vediamo, dofe avevo messo l'ultimo numero di Playboy?

17/07/09

Il Papa cade, frattura al polso destro
operato ad Aosta e dimesso dopo poche ore

"Tutto bene", ha detto lasciando l'ospedale. Ora potrà continuare la vacanza
Il chirurgo: "Dopo la riabilitazione potrà tornare a -suonare il piano-"

venerdì 10 luglio 2009

Il re del pop(ò)

Volevo dedicare un post ad un grande uomo che purtroppo in questi giorni ci ha lasciato. La morte di Maikol Gecson ha sorpreso milioni di fanz, che non si aspettavano certo un infarto a 50 anni... La morte più quotata alla SNAI era per sbriciolamento...

Un uomo che con la canzone "We are the world" ha dato prova del suo amore per i bambini. Tanto da decidere di allevarli, negli scantinati di Neverland...


I Fans adesso danno sfogo al loro fanatismo cercando di partecipare a tutti gli eventi che riguardano il loro Jacko... Il funerale Show mandato in onda nelle televisioni di tutto il mondo mi ha fatto ripensare ai funerali del vecchio papa. Il filo conduttore è che sono eventi che permettono a Bruno Vespa e a Studio Aperto di riempire almeno una settimana di registrazioni.

"Vendicatemi!" urla jackson prima di morire, ad un gruppo di Alieni Lucertoloidi


Subito iniziata la corsa all'asta per le "reliquie" lasciate ai posteri. Ieri sono stati venduti per 1 milione di dollari un paio di stivali di pelle appartenuti al cantante. La pelle, non gli stivali. L'FBI tenta di arginare il fenomeno della contraffazione di tali oggetti. Arrestato un gruppo di cinesi che in un laboratorio clandestino si staccavano pezzi di pelle per produrre bambolotti con le fattezze di Jackson.

Adesso vengono anche sparate ipotesi fantasiose sulla morte del povero maicol. C'è chi dice che sia stato rapito dagli alieni sotto ordine di Elvis, e che quello lasciato fosse solo un manichino composto di carne suina e feci. Il medico che ha effettuato l'autopsia sostiene questa versione. Altri pensano che quello morto sia un sosia e che Jacko sia fuggito alle isole Caiman a godersi i pochi soldi che gli rimanevano. Proprio come Hitler nel 45...

La realtà è che non lo sapremo mai come è andata. Queste sono le classiche morti da star che ti lasciano la pulce nell'orecchio. Il re del Pop(ò) sarà stato anche un grande artista, ma non un grande uomo. Non vedo perchè gli si debbano concedere tutti questi onori. Beh... Ora che ci penso... per aver inventato il moonwalk forse si. Se non ci fosse stato lui, adesso non potrei immaginarmi Giuliano Ferrara in bikini che lo fa. Grazie Maicol per quello che hai fatto...