mercoledì 16 giugno 2010

LeggeBavaglio


Mi giunge la notizia che certi Blog di "opposizione" sono già stati oscurati. Dunque mi unisco alla protesta dei miei colleghi in un accorato e solidale

SILVIO PUPPAMELO!


Io scrivo quello che mi pare, oscurami pure! Tanto non cambierà l'opinione che ho di te! Buonanotte!

(tra l'altro noto solo ora che alcune delle mie immagini "ritoccate" nel MIO blog sono state eliminate. Che spettacolo! Continua pure! Tanto se siamo anche sotto al Tonga nella classifica della libertà d'espressione ci sarà un motivo, no?)


giovedì 20 maggio 2010

I Protagonisti della FLOGOSI!

Il Neutrofilo - l'EMO

il neutrofilo è una cellula con dei grossi problemi psicosociali. Nasce nel midollo in grandi quantità (60% dei leucociti) e sa già che dovrà morire nel giro di una decina di ore. Questo gli impedisce di trovare altre occupazioni se non il suicidio. Il neutrofilo si suicida nella milza, si suicida nel fegato, si suicida nei focolai infiammatori. Se ne sbatte, si piastra i capelli, ascolta l'mp3 tutto il giorno (se è fortunato a durare tanto) ogni tanto fagocita qualche ione metallico da usare come piercing e si fa di chemochine. Quando poi i batteri aprono ina breccia nelle nostre difese immunitarie chi si fionda subito ad incontrarli? il neutrofilo! Ma mica perchè si vuole rendere utile. I batteri sono come dei pusher intenti a inviare segnali chemiotattici a cui i nostri leucociti rispondono come i bimbiminkia drogati fuori dalle scuole medie. Si trascinano tra i filamenti di collageno come in preda a una crisi di astinenza, poi arrivano nel focolaio infiammatorio e vanno in overdose. Già che ci sono, si tagliano anche qualche microtubulo con una lametta da barba. Il neutrofilo giunge così al suo scopo ultimo, il suicidio. Ed il resto dell'organismo se la gode, mentre monta la risposta immune.


Diverse comunità sono sorte il Italia per tentare di recuperare questi soggetti border-line. Il neutrofilo tuttavia si dimostra generalmente restio al dialogo, spesso vomita enzimi idrolitici a causa dell'abuso di alcol e stupefacenti. Talvolta queste cellule si ritrovano in gruppi nei boschi, e a notte fonda invocano l'aiuto di Satana e si uccidono una dopo l'altra, lasciando cumuli di Pus marcescente e colliquato in cui è praticamente impossibile risalire all'identità di ciascun cadavere.